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Per migliorare la propria salute dentale e risolvere efficacemente eventuali problematiche, è fondamentale partire da una prima visita specialistica approfondita. Solo un'analisi accurata, che consideri ogni aspetto della salute orale, può garantire una diagnosi corretta e un piano di trattamento su misura.

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Ricostruzione delle gengive

ricostruzione-delle-gengive Domodossola

Il termine ricostruzione gengivale definisce un insieme di tecniche chirurgiche che correggono i difetti delle gengive in termini di copertura dei denti o del loro spessore.

Ricostruzione delle gengive: cos'è

La ricostruzione delle gengive, o innesto gengivale, è un intervento chirurgico parodontale che corregge i difetti orizzontali e verticali delle gengive con l'apporto di un innesto di tessuto che viene prelevato dal palato o dietro i denti posteriori.

Ricostruzione delle gengive: quando è necessaria

L'innesto gengivale è indicato in diverse situazioni. Nel dettaglio:

  • retrazione della gengiva dovuta a spazzolamento traumatico
  • piercing che danneggia la gengiva
  • trattamento ortodontico con uscita dei denti dal corridoio osseo

La retrazione gengivale porta a sensibilità dentali: la radice dei denti si scopre, i denti sembrano più lunghi e spesso si avverte disagio estetico.

Ricostruzione delle gengive: come si esegue

Un innesto gengivale viene eseguito in anestesia locale, presso lo studio odontoiatrico. Durante il primo consulto, il dentista si assicura che non vi siano infiammazioni delle gengive. Il giorno dell'operazione, viene preparata l'area in cui verrà effettuato l'innesto gengivale. Quindi, si procede a prelevare il tessuto dal palato e a inserirlo nell'area interessata.

A seconda della tecnica utilizzata e del numero di denti da trattare, l'intervento chirurgico può durare da 1 a 2 ore.

Le tecniche

Esistono 3 tecniche di innesto:

  • Innesto gengivale libero. Ha il vantaggio di consentire un notevole guadagno di spessore della gengiva. Tuttavia, durante la guarigione, si crea un effetto cerotto, causato dalla differenza di colore del palato e della gengiva. Perciò, l'uso di questa tecnica è limitato ad aree non visibili.
  • Innesto di tessuto connettivo prelevato da uno strato profondo del palato. Si procede al distacco completo della gengiva, quindi si innesta il tessuto che viene ricoperto dalle gengive staccate precedentemente, grazie a delle suture. Questa tecnica si applica a recessioni singole o multiple, in aree visibili o invisibili.
  • Tunnel. Consente l'impianto di un innesto connettivo senza la necessità di un distacco completo della gengiva. L'innesto viene fatto scivolare sotto la gengiva e suturato. Questa tecnica tratta recessioni singole e multiple, con ottimi risultati estetici.

Ricostruzione delle gengive: fa male?

L'innesto gengivale non fa male nel 95% dei casi. L'odontoiatra prescrive una medicazione preventiva a base di antibiotici, antinfiammatori, antidolorifici, etc. L'area del palato in cui viene effettuato l'innesto può essere un po' più dolorosa nelle prime 2 settimane.

Per controllare il dolore, viene, in genere, applicata una placca che protegge dalle aggressioni termiche dovute agli alimenti o una medicazione che viene suturata. Per 2 settimane, l'area innestata non potrà spazzolata: il lavaggio verrà effettuato con un collutorio, due volte al giorno.

Ricostruzione delle gengive: rischi e complicanze

L'unico rischio legato all'intervento di innesto gengivale è costituito dall'emorragia nell'arteria palatina, nella zona dove viene prelevato il tessuto. Si tratta, tuttavia, di un evento che si verifica molto raramente. Se il prelievo di tessuto è troppo profondo, potrebbe verificarsi anche la necrosi palatale. Grazie alle nuove tecniche, questa complicanza è molto rara, perché la raccolta dell'innesto è superficiale.

Il rischio più comune è che l'innesto gengivale non guarisca o che la guarigione non sia completa. In questo caso, ci si ritrova nella situazione iniziale: i denti non sono coperti. Si può procedere a un nuovo intervento di ricostruzione dopo 3-6 mesi.

Non ci sono controindicazioni: il palato si rigenera molto velocemente. Il recupero totale non è sempre possibile, se sussiste una perdita ossea o se ci sono malposizioni dentali.

Ricostruzione delle gengive: tempi di guarigione

Due settimane dopo l'operazione, i punti vengono rimossi e la guarigione del palato è quasi completa. Il paziente può, quindi, riprendere una dieta normale. Si effettua, inoltre, una panoramica della guarigione: il buon esito dell'intervento può essere verificato, in via definitiva, dopo un anno. I controlli vengono effettuati a 2 settimane, 1 mese e 3 mesi. Quindi, ogni anno, per monitorare guarigione e integrazione estetica e per evitare recidive.

Ricostruzione delle gengive: cosa mangiare dopo l'intervento

Nei primi 15 giorni successivi all'intervento è necessario favorire una dieta fredda o tiepida, in modo da non causare dolore o creare emorragie ai siti chirurgici.

Ricostruzione delle gengive: fissa un appuntamento

I nostri professionisti sono a tua disposizione, in caso di domande, dubbi o chiarimenti. Se soffri di ritrazione gengivale, è raccomandabile fissare subito un appuntamento per valutare la situazione e intervenire il prima possibile. Aspettare potrebbe causare il peggioramento della situazione e, a lungo andare, la perdita dei denti.